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Accattoni
Categories: Albese medio, Bra

Bruna
Sibille, sindaco P.D. di Bra, firma, il 30 Dicembre 2009, l’ordinanza
“anti-accattoni”. Inaugura dunque un nuovo anno sotto l’insegna
della guerra al più povero. Alla notizia della prima vittima di tale
ordinanza replica che quest’ordinanza tutela “la povera
gente”…(?)

 

 

Il
testo integrale dell’ordinanza in pdf
   Mendicanti
di voti VS. Mendicanti di pane

Mera propaganda politica sulla pelle
degli emarginati. Non c’è altro modo per spiegare le motivazioni che
hanno portato molte giunte comunali italiane a prendere provvedimenti
contro gli “accattoni”.

Sono tutte fotocopie, quelle che
nelle varie città vengono presentate come ordinanze
“anti-accattonaggio”, nelle quali il primo cittadino ribadisce il
divieto, nel territorio comunale, di accattonaggio molesto. Alcune
giunte si sono spinte più avanti, vietando qualsiasi forma di
accattonaggio in alcune zone della città (centro, mercato, cimiteri,
chiese, zone turistiche) o addirittura in tutto il centro urbano.

Un’ordinanza bipartisan

A primo acchito sembra che si stia
parlando di comuni amministrati da Lega Nord o partiti fascistoidi
locali. E’ bene spiegare che, l’ordinanza in questione, è quella che
si potrebbe definire, in gergo politico moderno, bipartisan,
con rilievi e aspetti tragicomici, di cui è esemplificativo citare
l’esempio di Bergamo:

l’amministrazione
comunale Bruni 2004-2009 (P.d., Verdi, Lista Bruni) approva,
all’interno del Nuovo regolamento di Polizia Urbana, gli stessi
contenuti e campi d’azione repressivi “l’accattonaggio molesto”,
che però non diventano operativi per cause burocratiche (Bruni
chiude il suo mandato prima che possa diventare effettiva
l’ordinanza). L’amministrazione entrante di centrodestra Tentorio
(P.d.L, Lega Nord, Tentorio Sindaco), riprende il tutto e lo fa
ordinanza riproponendolo e rendendolo effettivo. Qui il tragicomico:
l’opposizione di centrosinistra (ex maggioranza) si scaglia contro
l’ordinanza: “che ancora una volta si dimostra subalterno nei
confronti di un approccio a tratti puramente repressivo ed
inutilmente duro, che considera “accattonaggio molesto” anche la
semplice richiesta di elemosina di chi si siede lungo i percorsi
pedonali. Un modo per non voler vedere o accettare la povertà,
negando la realtà di una crisi economica e sociale che sta
provocando conseguenze drammatiche su tante persone.”

La
replica naturalmente non si fa attendere: “Stupisce che la
precedente giunta di centrosinistra fosse composta dagli stessi
partiti che ora protestano per il medesimo provvedimento. L’unica
differenza consiste nel fatto che l’ordinanza è immediatamente
applicabile, mentre la delibera di giunta approvata dalla precedente
amministrazione, essendo stata assunta tardivamente alla fine dei 5
anni senza passare in Consiglio comunale, non aveva valore di legge e
di conseguenza era inapplicabile".
“A parole” conclude Tentorio "centrosinistra
e centrodestra vogliono insomma le stesse cose, anche se ora il
centrosinistra lo nega.

…sacrosante parole…

Non
intendo dilungarmi con gli altri esempi di Firenze, Venezia,
Torino… passiamo subito

A Bra

Ma
il fatto che questo sia un esempio lontano non significa che a Bra le
cose funzionino diversamente. Sono convinto, anzi, sono certo che se
questa ordinanza fosse stata presentata dalla precedente giunta
comunale Scimone (P.d.L., Lega Nord, Progetto Bra, etc…) sarebbe
stato immediatamente ostacolato dall’opposizione (P.d., La Città di
Tutti, etc…). Ma non solo. Le cronache braidesi ci raccontano anche
di quella volta che il sindaco Scimone non approvò l’ordinanza
“Cittadella”
presentata
dall’alleata Lega Nord (quella che esige un tetto minimo di reddito
annuale per concedere la residenza agli extracomunitari) poiché egli
stesso “era arrivato a Bra con le valigie di cartone”.

Quello
che viene da consigliare alla Lega e agli altri fascisti è di
evitare di sprecare soldi in campagna elettorale, perché se salgono
al potere non riescono a fare approvare le mozioni antisociali,
mentre se al potere ci stanno gli altri la strada verso il fascismo è
tutta in discesa, non c’è neanche da litigare in sede consigliare.
C’est plus facile!

Probabili
spinte motivazionali

Ma
in molti, persone attente alle dinamiche politiche cittadine,
sappiamo bene perché la Sibille difende con cotanta passione
populista i lorsignori imbellettati e impellicciati che non possono
subire l’onta di vedere sporchi individui mendicanti un tozzo di
pane:

1_
Perché da buoni progenitori e promotori della società dell’immagine
Sibille & The
Others
ritengono doveroso cancellare alla vista il povero, laddove ci sia un
problema di povertà.

2_ Perché il centrosinistra nutre un terrore smodato nei confronti
dell’opposizione, giustificato dal fatto che chi non ha un principio
etico o un’idea ha paura di tutti quelli che, con atteggiamenti
demagogici, fanno vanto di avere le soluzioni ai problemi. Questa
paura insipiente è talmente consolidata da far si che il
centrosinistra prenda a prestito i concetti dei leghisti demagoghi e
li utilizzi per giocare d’anticipo per non dar piazza ai fascisti in
tenuta verde. Una gara a chi è più di destra che si riassume
brevemente con un concetto di questo genere: “noi di centrosinistra
preferiamo farle noi le ingiustizie, cosicché le facciamo un po’ più
giuste e in più prendiamo i voti di destra perché facciamo cose di
destra e quelli di sinistra perché ci poniamo come unica
alternativa formale alla destra”

3_ Perché gli “accattoni” non votano, dunque sono i primi ad
essere doverosamente immolati in nome dei giochi di poltrona.

Il lungo percorso formativo di un
Sindaco coerente

Chi
firma e sostiene in tutto e per tutto quest’ordinanza si chiama Bruna
Sibille, sindaco della città di Bra, della quale mi interessa
sottolineare alcuni punti rilevanti della sua biografia (tratti da un
intervista al Braoggi):

  • figlia di un partigiano

  • frequentatrice dell’oratorio-cattolica

  • tra i militanti e fondatori del Pdup (Partito Di Unità Proletaria)

  • tra i militanti e fondatori di Radio Bra Onde Rosse

  • si è candidata a Sindaco ricevendo l’appoggio dell’associazionismo
    sociale laico e confessionale braidese

E’
bene sottolineare alla Sig.ra Sindaco Sibille che Bondi, Maroni, Del
Carria, Bergesio, Vuerich e tanti altri sono stati più onesti di
Lei, nel loro trasformismo politico.

Oggi,
dunque, per mano di chi ha gridato alla giustizia sociale nei tempi
che furono, assistiamo alla posa dell’ennesimo tassello che prefigura
la nuova società discriminante, antiegualitaria, escludente e
fascista.

Tre domande.

1_nella vostra ottusità populista avete pensato a come un
“accattone” potrà pagare le multe fatte dai civic? O un avvocato
per poter fare ricorso? Vi rendete conto che davanti ad un tribunale
un “accattone” non può far altro che attendere la condanna
certa?

2_quali sono i criteri per giudicare il grado di molestia di un
questuante (ops…accattone)?

3_siete a conoscenza del fatto che i reati per molestia, aggressione,
violenza, minacce sono già sanciti dai codici legislativi italiani e
che dunque presentare un’ordinanza in tal senso non ha nessuna
giustificazione civile ma funge solo da propaganda alla
discriminazione?

 

Taramot

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